1. |
NATO DI NUOVO
05:02
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NATO DI NUOVO
Un raggio di sole dal sonno mi ha svegliato
un volo di rondini mi ha mostrato la via
il momento è arrivato, ho finalmente capito
che sono nato di nuovo
ma questa volta per non morire.
Anni di guerre, secoli di buio
imperatori e papi si sono succeduti
in questo viaggio all’incontrario
destinazione morte
la corsa è a capofitto
niente la può più fermare
la corsa è a capofitto
verso un’esplosione finale.
Ma sento incalzare un ritmo
sento vibrare le mie parole
le mie canzoni devo diffondere
voglio cantarvele con tutto il cuore
le mie canzoni sono preghiere
per dire grazie al mio Signore
ora che so qual’è il suo viso
ora che ne conosco il nome.
Un raggio di sole mi ha svegliato da un lungo sonno,
il volo delle rondini mi ha mostrato la via;
il momento è arrivato, adesso finalmente l’ho capito
che sono nato di nuovo, questa volta per non morire mai.
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2. |
FIGLI D'ITALIA
05:11
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FIGLI D’ITALIA
Figli d’Italia, vi voglio raccontare
di una vicenda da non dimenticare
erano i tempi in cui le nostre donne
andavano tutte ancora con le gonne.
Terra e lavoro, su questo si campava
tranne coloro che il popolo sfruttava
parlo dei nobili, politici e banchieri
capi d’industria, prelati e militari.
Furono costoro, insieme, ad arguire
che c’era ancora tanto, ma tanto da scoprire
luoghi mai visti, razze fortunate
nazioni intere, ricchezze smisurate.
E fu così che un passo dopo l’altro
violentemente oppure in modo scaltro
vollero porre le basi di un impero
incatenando e sfruttando l’Uomo Nero.
Francia, Inghilterra, Spagna
Belgio, Portogallo, Germania, Olanda
anch’esse seppero trovarlo
quel posto al sole così tanto importante
da non curarsi quanto di sangue è grondante.
Ed è all’Italia che viene riservato
il bocconcino più degli altri prelibato
è a lei che tocca il compito cruciale
di contrapporsi a Sua Maestà Imperiale.
Cominciò il Papa, come al solito zelante
ad aprire strade con il suo clero militante.
Dalle missioni alle caserme il passo è breve
completò l’opera l’azione di altre leve:
Quelle che aprivano il vano delle bombe
quelle dei gas
vallate intere trasformate in tombe!
Corpi straziati, villaggi sterminati
truci delitti con grandi onori compensati.
Squillano le trombe, gioisce il popolino
mentre i predoni spartiscono il bottino
gloria alla patria, medaglie ai malfattori
ma quanto più brindano
tanto più saranno dolori.
L’Imperatore, dall’esilio volontario
seppe accettare stoicamente il suo calvario
già preparava, nella momentanea resa
le condizioni per sanare quell’offesa.
E breve fu il giubilo di coloro che arrivarono
i loro sogni, più di tanto, non durarono:
se un 5 maggio Selassie dovette andare
un 5 maggio Sua Maestà può ritornare.
E quale sorte toccherebbe agl’Italiani
se Jah in persona non stendeva le sue mani:
“Non ripagate l’invasore con vendetta
sarà abbastanza la vergogna che li aspetta”.
Figli d’Italia, quale madre è mai la vostra
se per nutrirvi prende il cibo dalla Bestia
per la difesa della vostra umanità
perché contate su chi ignora la pietà.
E su chi ancora quel nemico lo vuole morto
dimenticando il fatto che Lui è già risorto
ed anche oggi come allora si premura
persino dei suoi persecutori si prende cura.
Sotto il suo trono solo noi ci raccogliamo
noi, che Signore tra i Signori lo preghiamo
ma verrà il tempo in cui tutti scopriranno
cosa distingue il Redentore da un tiranno.
E nel suo Nome percorriamo le nazioni
sempre impartendo le sue benedizioni
all’empietà bisogna mettere dei freni
prima che l’ira sua, funesta, si scateni.
Ci rivolgiamo dunque a questa bella terra
i cui abitanti sanno che cos’è la guerra
c’è un solo modo per andare verso la pace
ed è ascoltare la coscienza, finché tace.
E siccome i crimini non vengono cancellati
firmando dei trattati
noi vi esortiamo ad un vero pentimento
che non è tale se non c’è risarcimento.
L’aggressione italiana all’Etiopia ha causato danni terribili.
Privata di risorse umane e materiali, quella nazione ha subito tracolli ancora oggi devastanti. L’Italia si prodighi, dunque, per il benessere etiopico ed africano, offrendo il meglio delle sue ricchezze senza alcun altra condizione se non quella derivante dal principio che: l’Africa è degli Africani, Etiopia per i Rastafariani.
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3. |
L'AMORE VERRÀ
04:39
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L’AMORE VERRÀ
Quando ti sembra che va tutto male
malgrado il cuore che tu ci stai mettendo
nell’amarezza scopri quanto vale
la convinzione che c’è dentro di te.
È facile, sai, procedere
quando la strada è tutta in discesa
ma è sempre in salita però
che dimostri se ami davvero.
E l’amore, tu lo sai, non è mai uguale
ogni volta porta un nuovo momento.
Nel sorriso l’ottimismo sale
ma non ti risparmia qualche altro tormento.
È facile, sai, procedere
quando la strada è tutta in discesa
ma è sempre in salita però
che dimostri se ami davvero.
Fuori e dentro di noi c’è la vita che aspetta
e l’amore verrà
basta solo non avere più fretta.
Non ci rinunceremo mai, siamo fatti così
non avremmo vissuto se no
quello che insieme abbiamo vissuto fino a qui.
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4. |
LODATO SIA
05:34
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LODATO SIA
Quando al mattino mi sveglio
nei miei pensieri trovo te
io ti ringrazio Jah, perchè tu hai scelto me.
Perchè il tuo amore mi dà più forza e dignità
ed anche oggi Babilonia non mi sconfiggerà, no.
Lodato sia l’eterno Jah Rastafari
lodato sia Lui che governa l’anima mia.
Lodato sia l’eterno Jah Rastafari
lodato sia chi dalla morte ci porta via.
Sì, è proprio così che la penso
e di quello che dico prova a cogliere il senso,
per le cose che lasci non avere rimpianti,
l’importante è tenere sempre fermi gli intenti.
E poi apri il tuo cuore e che rimanga bene aperto,
procedi sicuro, senza essere incerto,
perché sono molti i nemici che ti si schierano contro,
ma tu, tu non fare morire ciò che ti porti dentro.
La nostra vera forza è l’unità
è questo quello che so
e se insieme resteremo noi
non ci divideranno mai.
Perché Haile Selassie I è amore e verità
suprema autorità, è la potenza della Trinità.
Yes I! c’è un solo Signore a cui rivolgere preghiere,
è colui che ti porge l’acqua fresca da bere,
lo stesso che tinge di rosso la sera,
che colora la vita, che la rende più vera.
Nel suo grande amore ci siamo ritrovati
e per la nostra salvezza ci siamo battuti,
sostenuti da Lui assaporiamo la vittoria,
ma troveremo la pace nell’immensa sua gloria.
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5. |
SCÈTATE PULICINELLA
04:11
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SCETATE PULICENELLA
Scetate Pulicinè, Pulicinè scetate, scetate!
Tutta Napule sta ‘n penziere, pare muort Pulicinella
nu rrisponn cchiù a nisciun e nunn o vir cchiù e pazzià.
“No, non era più lo stesso...” va ricenn o parrucchian
“mi sembrava meno fesso, e poi parlava l’italiano…”.
S’era mise e scarp o pere, o ggiurnale? s’o leggeva
nu bell juorn scumparett, se cuccaje pe s’addurmì.
E ce sta chi l’e gghiut a sfottere
chi l’ha chiammate pe magnà
ie che l’aggia viste e chiagnere
a saccia bbon a veretà.
Scetate Pulicinè! la vita è bella
t’ammieret cchiù assaje e na vrang e vermiciell.
Scetate Pulicinè! e llevate a vest
stu nas e carneval iettel pa fenest.
Scetate Pulicinè! s’è fatt ll’ora
a nott è ppe chi rorme, o iuorn se lavora.
Scetate Pulicinè! la vita è dura
ma a voglia e se cagnà è cchiu forte ra paura
ma a voglia e se cagnà è meglie ra paura.
Scetate Pulicinè, Pulicinè scetate!
Traduzione
Tutta Napoli è preoccupata, Pulcinella sembra morto,
non risponde più a nessuno e non lo vedi più scherzare.
“Non era più lo stesso” dice il parroco, “mi sembrava meno fesso,
e poi parlava in italiano”.
Stava usando le scarpe e leggeva pure il giornale;
ma un giorno sparì per mettersi a dormire.
Qualcuno provò a sfotterlo, altri gli portavano da mangiare;
io che l’ho visto piangere so bene qual’è la verità.
Svegliati Pulcinella! la vita è bella, meriti più di un pugno di spaghetti. Svegliati Pulcinella! levati quel camicione,
quel naso da carnevale buttalo dalla finestra.
Svegliati Pulcinella! è giunta l’ora, di notte si dorme, di giorno si lavora. Svegliati Pulcinella! la vita è dura, ma la voglia di cambiare
è più forte della paura, la voglia di cambiare è meglio della paura.
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6. |
THE END OF IT
04:21
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THE END OF IT
Salvaci da Babilonia, oh Jah Rastafari,
la tua eterna luce illumini il nostro cammino
e ci guidi verso la montagna di Sion.
La strada sarà lunga ed impervia ma, adesso, ne scorgiamo la meta.
Save I from Babylon, Jah Rastafari
guide us to Mount Zion.
With your eternal light, almighty Jah Jah
lead us to Mount Zion.
Your precious name I chant among my brothers
guide us to Mount Zion.
And your perfect love I share among my sisters
lead us to Mount Zion.
May your kingdom embrace us all
call your children home my sweet father
it was a long and foggy road
but now we see the end of it.
Tra i miei fratelli e con le mie sorelle
canterò sempre il nome prezioso del Signore Onnipotente,
sicuro che il suo perfetto amore regnerà saldo tra di noi
e ci condurrà verso la terra del nostro dolcissimo padre
l’Imperatore d’Etiopia Haile Selassie Primo.
Jah Rastafari, salvaci da Babilonia,
la strada è stata lunga ed impervia ma, adesso, ne scorgiamo la meta.
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7. |
ORA CHE TU
04:19
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ORA CHE TU
Yes I, cogli il momento, ora.
Ora che tu senti il bisogno di passare all’azione
non ne puoi più
di ciò che sa darti solo consolazione.
Cogli il momento
e non aspettare nessun’altra occasione.
Non fare lo sbaglio di voltarti indietro
perché oramai:
è tardi per cambiare, non puoi ricominciare
questo è il momento invece
d’impegnarsi sul serio.
Continua a crederci, non disperarti mai
tu non sei nato per fare vita da schiavo.
Ora che tu sai separare il vero dall’illusione
non devi più farti fermare dalla tua esitazione.
Lavora invece per poi dimostrare
ancora più convinzione
ci puoi riuscire solo se prendi coscienza che oramai:
occorre vivere, non serve attendere
partendo arriverai, se il tuo viaggio è sincero.
Continua a crederci, non disperarti mai
a che serve un sogno se non diventa mai vero.
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8. |
SE FOSSI IN TE
04:08
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SE FOSSI IN TE
Hey tu, che stai cercando? posso aiutarti a capirlo?
Se vuoi superare quella malinconia
per ritrovare la voglia di ridere
per affrontare con gioia la realtà
e realizzare le tue capacità…
Forse è il momento di cambiare qualcosa in te stesso
sei ancora in tempo per farlo.
La tua mente devi ripulire
dai sogni che conducono solo a soffrire
dalle illusioni e dalle meschinità
che t’impediscono di progredire.
Cerca però di non sprecare neanche una lacrima
sul tuo latte versato.
Comincia veramente a chiederti
cosa puoi fare per evolverti
cosa puoi fare per non perdere
la tua occasione di redimerti.
Se fossi in te ci proverei.
Ci puoi riuscire se lo vuoi.
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9. |
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TROVA LA STRADA
Donne, ragazze, sorelle, amiche, compagne, madri, figlie, mogli, colleghe, signore, signorine, adolescenti e bambine.
Ho un messaggio per voi, magari vi servirà, anche se oggi v’infastidisce e vi sembra antiquato.
A quale tipo di donna tu vuoi somigliare?
e quali sono i commenti che ti fanno piacere?
Nei tuoi valori conta più l’apparenza
che il rispetto di quello che sei
ti senti bene quando vieni notata
concupita e bramata per l’aspetto che hai.
La bellezza che cerchi non risolve la vita
se ti ostini a pensarlo perderai la partita.
É un grande sbaglio, non ti appartiene
e puoi rifiutarlo se vuoi
pensaci bene, non ti conviene
non disprezzare le fattezze che hai.
Sono un Rasta, fidati di me e non continuare a vivere in questo errore. Stai davanti allo specchio più di quanto non preghi,
preoccupata soltanto di come ti vede la gente.
Ma come fai a non sentirti umiliata ed offesa
da chi ti giudica con i suoi criteri malsani?
Fattelo dire: sei schiava di una mentalità perversa.
Fattelo dire.
Sono un Rasta e ti chiedo di fidarti di me
smetti di costruire le tue stesse prigioni.
Copri il tuo corpo, non civettare
mostrati fiera di te.
Onora il tuo uomo, pretendi rispetto
questa è l’unica vita che hai.
Pensaci bene, trova la strada
lascia per sempre Babilonia.
Trova la strada, c’è un’altra vita
fuori da questa Babilonia.
C’è un’altra vita fuori da questa grande Babilonia,
dove non devi assomigliare a nessuna se non a te stessa;
dove non ti serviranno cerette, pinzette, rasoi per sentirti normale;
dove potrai fare a meno di colorare occhi, labbra, unghie, capelli,
e dove custodire la tua bellezza con modestia e pudore,
perchè verrai valutata soltanto per i tuoi valori morali,
e nessuno oserà alzare gli occhi su di te
se non per ammirare la tua dignità.
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10. |
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UNA CANZONE IN PIÙ (Rasta trionferà)
Mi piace cantare reggae e ci sto provando da un po’
qualcosa l’avrò imparata e qualcosa no.
Ma se la musica mi dà sempre un’emozione
so che serve dell’altro per farne una missione.
Chiunque può dirsi Rasta soltanto esibendone il look
e imparando a rollarsi le canne con abilità
prova a chiedergli d’imparare anche a zappare
o magari a cibarsi in modo naturale.
Perciò confesso che molto spesso
mi chiedo se il giorno arriverà
in cui davvero comprenderemo cos’è l’unità.
Mi rispondo che niente nasce solo dall’auspicio
che bisogna sudare ed essere pronti al sacrificio.
Se provassimo a coltivare
campi di grano solo per noi
e se riuscissimo a non assoggettarci mai
liberati da tutte le forme di sfruttamento
facendo ardere il fuoco del nostro sentimento
nella mia musica non lo troverai mai spento.
Una canzone in più, col cuore, forse ci aiuterà
l’ho scritta per non dimenticare la strada fatta fin qua.
Una canzone in più, per dire: Rasta trionferà
a chi, come noi, non vuole mollare fintanto che ce la fa.
Perché c’è un lavoro da finire
quello cominciato a Betlemme
solo noi lo possiamo proseguire
proprio noi che dimoriamo nella vera Gerusalemme.
La nostra meta è più lontana di qua
nell’unità nessuno ci fermerà
per raggiungerla ci vuole fedeltà
l’assoluta devozione a Sua Maestà
la Potenza della Santa Trinità.
Dimostriamo d’esser degni della Sua regalità
d’esser degni della Sua divinità.
Una canzone in più: Rasta trionferà!
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Ras Caleb Italy
Sono un musicista autodidatta. Ho conosciuto il reggae e la livity Rastafari nel 1980. Da allora scrivo e registro la mia
musica anche in collaborazione con altri musicisti e cantanti.
Uso quasi esclusivamente la lingua italiana, attraverso la quale riesco a comunicare con maggiore convinzione ciò che ho da dire.
Vivo nelle vicinanze di Urbino (Marche).
Per informazioni guidoeffe1956@yahoo.it
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